Le termocamere, a differenza delle telecamere nel visibile, rilevano l’energia infrarosso emessa dagli oggetti e trasformano tale energia ricevuta in una mappa termica a falsi colori in cui ogni colore rappresenta una temperatura. Le termocamere FLIR e le termocamere AVIO hanno la possibilità d’inserire il valore di emissività della superficie inquadrate, la temperatura riflessa e la distanza in modo da ottenere una precisa misura di temperatura: Le termocamere si distinguono principalmente dal numero di pixel per cui partiamo da modelli “entry level” con sensori da 80x60 pixel fino ad arrivare a termocamere professionali come la FLIR T1020 che ha un sensore da 1024x768 pixel. Tra i due estremi il mercato offre diverse alternative come termocamere da 160x120 pixel “entry level” le 320x240 pixel definite “Expert” e le 640x480 o oltre definite “Professional”. Bisogna porre particolare attenzione alla scelta del numero di pixel della termocamere e dell’obbiettivo in funzione delle dimensioni minime dell’oggetto da misurare in funzione della distanza. Ogni obiettivo ha una risoluzione geometrica che definisce le dimensioni dell’oggetto più piccolo di cui si può misurare la temperatura alle varie distanze. La risoluzione si esprime in mrad. e permette in modo semplice di ottenere la dimensione corrispondente ad un pixel alle varie distanze. Una termocamera (ad esempio la FLIR T1020 con obiettivo 12° x 9°) ha una risoluzione geometrica di 0,2 mrad. E permette di misurare un oggetto con le dimensioni minime pari a: Risoluzione spaziale o geometrica in mm = 0,2 x distanza (in metri).